Il catalogo dei titoli che abilitano alla realizzazione di interventi edilizi è in continua evoluzione. Al momento della sua entrata in vigore, il d.P.R. 380/2001 ha optato per una decisa semplificazione dei titoli edilizi, ammettendone solo due: da un lato il permesso di costruire di cui agli artt. 10 e ss., dall’altro la denuncia di inizio attività (DIA) di cui agli artt. 22 e ss., ai quali si affiancava l’attività edilizia libera di cui all’art. 6 d.P.R. 380/2001. Successivamente, però, il quadro giuridico del titolo di rilievo intermedio (la DIA) si è progressivamente e sensibilmente complicato, non solo per la previsione della denuncia sostitutiva del permesso di costruire (“super DIA”), ma soprattutto per il delinearsi della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), che da anni costituisce uno dei più avanzati istituti del diritto amministrativo ed è oggetto di vivacissimo dibattito in sede dottrinale, giurisprudenziale e persino legislativa. A poco più di un decennio dall’entrata in vigore del d.P.R. 380/2001, pertanto, nel settore edilizio è già molto sentita l’esigenza di un nuovo, deciso ed organico intervento normativo di semplificazione e chiarimento dei titoli edilizi esistenti.